sabato 30 luglio 2016

FOLIGNO: il primo passo dei cittadini del NO

Il musicista Carlos sul palco
Ieri sera, 29 luglio, si è tenuta a Foligno, presso il Parco dei Canapè, la fprima iniziativa pubblica del Comitato Popolare Foligno Vota No, che fa parte del Coordinamento Comitati per il no - Umbria
Si è trattato, come annunciato, di un momento ludico, protagonista il musicista Carlos.
Il Comitato ha mosso il primo passo in un clima di allegria fra diversi amici, a suon di musica latino americana, distribuendo del materiale autoprodotto, che presto sarà online.
Dal piccolo palco su cui si è esibito Carlos, ha preso la parola Claudia Castangia a nome del Comitato, per spiegare le ragioni del No al referendum, di seguito il testo del suo intervento.

 Per informazioni e contatti:
comitatopopolareperilno@gmail.com 

«Buonasera a tutti e grazie per essere venuti,

Siamo qui perché sosteniamo il no al referendum costituzionale, per il quale presto gli italiani saranno chiamati a votare.
Noi siamo contro questa riforma o come preferiamo chiamarla, deforma costituzionale, perché riteniamo sia profondamente antidemocratica e incostituzionale.

Prima di tutto, è stata scritta sotto dettatura del governo, anzichè su iniziativa parlamentare.

A tal proposito voglio citare le parole di Piero Calamandrei, uno dei più illustri Padri Costituenti, che diceva: «Quando l'assemblea discuterà pubblicamente la nuova Costituzione, i banchi del Governo dovranno essere vuoti»

Inoltre la deforma è stata approvata da un parlamento illegittimo, in quanto insediatosi con una legge elettorale giudicata incostituzionale! Con forzature, cambi di maggioranza peraltro risicata e infine con il voto di fiducia.

Una riforma scritta male che oltre a non essere capita dalla gente comune complica i procedimenti legislativi e le relazioni tra le camere e le altre istituzioni, generando potenzialmente numerosi conflitti.

Amplia il potere legislativo del Governo rispetto al Parlamento e diminuisce o rende quasi nulla la possibilità per i cittadini di proporre disegni di Legge di iniziativa popolare (triplicando il numero delle firme richieste fino a 150mila).

Mentono dicendoci che verrà superato il bicameralismo.

Il senato resta! Ma non sarà più eletto dai cittadini! Un senato di nominati, che nonostante sia privo di legittimazione democratica, avrà ancora una funzione legislativa e di revisione costituzionale. Diventerà inoltre l’organo di controllo dell’attuazione della normativa dell'Unione Europea. Ennesimo attacco alla sovranità popolare, definitiva imposizione del c.d. vincolo esterno...

Ma l'aspetto più grave della deforma è che insieme alla legge elettorale Italicum, mira alla centralizzazione del potere e di fatto ad un premierato assoluto, cioè un uomo solo al comando.

A causa della nuova legge elettorale infatti un partito di minoranza potrà ottenere la maggioranza assoluta dei seggi, eleggendo da solo un terzo della corte costituzionale ed il presidente della repubblica!

La Repubblica democratica verrebbe privata così dei contrappesi necessari in una democrazia e i cittadini della sovranità popolare.

Questo governo come i due governi precedenti Monti e Letta agisce per conto di Poteri Forti e istituzioni europee non elette da nessuno, segue le loro direttive!

Direttive come quelle dettate nel 2011 dalla lettera della BCE al governo, in cui si chiedevano privatizzazioni, taglio dei salari, abolizione delle tutele del lavoro e come quelle della banca d'affari americana GP Morgan, che invitava gli Stati nazionali ad abbandonare le costituzioni antifasciste del dopo guerra perché giudicate troppo socialisteggianti, con dei parlamenti troppo forti rispetto al governo, in cui i cittadini e i lavoratori avevano troppo potere e troppa libertà! ovvero avevano la possibilità di protestare contro le decisioni del governo.

In questo senso, il NO al referendum è un SI’ alle basi della nostra Costituzione, Democrazia e Lavoro!

Un momento della serata
Il NO può e deve vincere. Renzi sa infatti di non godere del consenso della maggioranza dei cittadini (si veda l'attuale tentennamento per la data del referendum, che da settembre è passato a novembre se non addirittura a data da destinarsi!). Per questo i poteri forti che lo sostengono ricorreranno ad ogni mezzo. Dispongono di tutti i media che contano e condurranno una campagna per il SÌ senza esclusione di colpi, tra i quali la paura.

Tuttavia vincere è possibile! Lottare per difendere la costituzione e la democrazia è un dovere di cittadini liberi!

Blocchiamo questa controriforma antidemocratica e incostituzionale e mandiamolo a casa!

Ma per farlo dobbiamo mobilitarci tutti, da adesso fino al referendum, in ogni città, quartiere, in tutta la regione Umbria!
Quindi vi invito a lasciare i vostri recapiti e darci una mano!

Buona lotta e diamo inizio alla festa!» 





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