mercoledì 26 ottobre 2016

LA VERA POSTA IN PALIO STA DIETRO AL REFERENDUM

Deforma costituzionale e legge elettorale, questo connubio è il nodo centrale.
E’ l’Italicum il vero grimaldello, la “deforma” da sola, altrimenti sarebbe solo un brutto pasticcio da dilettanti.
C’è di mezzo l’ultimo miglio per sprofondare nel regime oligarchico e autocratico.

Cos’è infatti la democrazia? Una procedura i cui cardini sono il pluralismo nella discussione e la decisione a maggioranza.
Il che implica partecipazione attiva dei cittadini ed un corretto sistema di rappresentanza.  
La legge elettorale Italicum porta con sè uno spropositato premio di maggioranza e il blocco delle liste.
Avremo così che i più non voteranno perché non si sentiranno adeguatamente rappresentati e con il ballottaggio avremo lo strapotere di una minoranza.
Quindi poteri enormi al governo con un Parlamento di replicanti e yesman.
La GOVERNABILITÀ è servita.

PERCHÉ RENZI SI GIOCA TUTTO?

Perché i poteri forti che l’hanno portato a Palazzo Chigi ritengono, e hanno ragione, che la Costituzione e la democrazia siano incompatibili con la globalizzazione neoliberista. Per Lorsignori a decidere sono i mercati, non i popoli.
Che i mercati siano i veri sovrani significa che gli stati non solo non devono dettare le regole sociali, devono lasciar fare ai mercati, ovvero a chi detiene posizioni di monopolio.

LA CRESCITA!
Il mantra dei Renziani è che l’Italia è ferma, che con la vittoria del SI si uscirebbe dalla “palude” dell’instabilità politica e si avrebbe la “crescita”.
E’ solo fumo negli occhi. Renzi indora la pillola amara da farci digerire.
Renzi ci dice infine che ci vuole “più Europa”.
La storia ci indica quale enorme inganno ci sia dietro a questa narrazione.
L’Italia ha conosciuto in verità dalla fine della guerra, per tutta la durata della Prima Repubblica, non solo una crescita economica enorme, ma una assoluta stabilità politica: 45 anni di governi democristiani.
La storia ci indica che l’instabilità è iniziata con la Seconda repubblica, col sistema bipolare, con i partiti nuovi di cui Renzi è frutto.
Ci indica infine che il declino è iniziato negli anni ’90.
Guarda caso dopo Maastricht e l’ingresso nel mercato unico, per diventare depressione con l’adozione dell’euro.

Morale della favola: non fatevi fregare, al referendum del 4 dicembre votate NO!


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