martedì 11 ottobre 2016

Partecipazione e interessanti dibattiti all'incontro pubblico del comitato per il NO "Basta Renzi" Foligno



Proseguono con successo gli incontri pubblici portati avanti dal Comitato per il No “Basta Renzi”. L’ultimo, ma solo in ordine di tempo, è quello svoltosi nella sala Aristotele dell’Hotel “Le Mura” di Foligno. Al dibattito, animato dalla presenza di un folto pubblico, hanno partecipato Luciana Collarini in qualità di Coordinatrice del comitato BASTA RENZI – Foligno, di Riccardo Polli referente Lega Nord Foligno, Luca Briziarelli, coordinatore regionale dei Comitati Basta Renzi, Virginio Caparvi, vice segretario della Lega Nord Umbria e vice sindaco di Nocera Umbra e Stefano Candiani, Senatore e segretario della Lega Nord Umbria.
Al fine di salvare la democrazia – ha spiegato Luciana Collarini - noi del Comitato Basta Renzi di Foligno abbiamo già iniziato un'attività di informazione sul territorio con cadenza settimanale e continueremo fino al giorno del referendum perchè vogliamo che ogni cittadino di questa città venga informato correttamente delle reali conseguenze che deriverebbero da questa riforma”. “Con questa riforma – ha spiegato Luca Briziarelli -  si intende modificare la Costituzione non solo nella forma ma anche nella sostanza: pensiamo all’Art 1 dove si legge “l'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo [.. ] Come possiamo affermare ciò dopo che questo governo ha approvato il Jobs Act  riducendo i diritti dei lavoratori e soprattutto come si può parlare di sovranità popolare se questa riforma vuole lasciare il Senato in mano a persone non elette dai cittadini ma che potranno, comunque, votare per cambiare la Costituzione del nostra paese?”. “Le bugie di Renzi bastano e avanzano per votare NO alla sua riforma costituzionale – ha chiosato Virginio Caparvi – oltre alla riforma del lavoro con la quale attraverso i voucher si sfrutta chi ha realmente bisogno di un’occupazione, pensiamo anche alla “Buona scuola” che ha spedito centinaia di insegnanti nei posti più impensati di Italia, inoltre mi chiedo come si fa a caldeggiare l’idea per cui un sindaco possa diventare un senatore: gli amministratori locali non hanno né tempo né competenze”. “Da mesi Renzi e i suoi vanno a dire che la riforma taglierà i costi della politica, gli sprechi e quant'altro – ha spiegato il Sen. Candiani -  e lo fanno con cartelloni, endorsement, campagne pubblicitarie, finanziati coi soldi dei cittadini, soldi che invece potrebbero essere di usati per informare e dare agli elettori i giusti mezzi per decidere consapevolmente il destino della loro Costituzione. Quattrocentomila euro per Messina che curerà la campagna referendaria di Renzi, più altri 700mila euro presi dal Parlamento, dall'erario pubblico a cui dovremmo aggiungere 200mila euro per lo spot di Benigni al sì, sulle reti pubbliche. Non può essere credibile un Governo che invita i cittadini ad approvare una riforma vendendola come taglio dei costi della politica e poi viene comprato un aereo da 175milioni in leasing”





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